Descrizione prodotto
IL MIO PUNTO DI VISTA: GUARDARE AVANTI FACENDO UN PASSO INDIETRO.
Guida Magnar Ben Best of Alpe Adria compie vent’anni. Un grande traguardo sicuramente, ma non un punto d’arrivo. Vorrei subito soffermarmi nel gratificare un “gran lavoro” fatto da una “grande squadra”, una squadra composta da chi questo lavoro lo ama veramente, da chi ama condividere e comunicare quello che c’è di meglio in questo straordinario territorio dell’Alpe Adria in fatto di cucina, cibo, vino e prodotti. Ma non solo, ogni piatto, ogni ristoratore, ogni ristorante, ogni vino, ogni vignaiolo e ogni produttore ha la sua storia, che insieme crea un bagaglio d’informazioni di vita e cultura. La nostra guida non ha mai guardato ad un piatto, ad un vino o ad un prodotto solo per giudicarlo, abbiamo fatto molto di più, abbiamo dato voce a sentimenti, a filosofie di vita, a storie di passione e impegno, abbiamo scoperto e valorizzato territori, piccole e grandi realtà, abbiamo supportato coloro nei quali abbiamo creduto, cercando sempre di incentivare e condividere tutte le cose che vengono dal cuore. A riprova di essere riusciti in questo, le tantissime testimonianze che costantemente ci confermano che quello che scriviamo corrisponde a ciò che il lettore trova poi nella realtà: in un pranzo al ristorante, in un calice di vino, in un prodotto degustato. Di questo ne siamo veramente orgogliosi, per noi significa aver fatto le cose per bene, come si deve.
Vent’anni di Magnar Ben sono tanti e siamo orgogliosi anche di questo, orgogliosi di essere ancora qua a raccontarvi, con il nostro stile, la nostra visione nell’enogastronomia di qualità e, ancora, se mi permettete, orgogliosi di essere l’unico riferimento colturalenogastronomico di questa macroregione in cui vivono circa 24 milioni di persone, tra il mare Adriatico e le Alpi, tra l’Italia del nord, l’Austria, la Slovenia e la Croazia, uno straordinario bacino con secoli di storia e cultura che non ha paragoni al mondo. A volte persino copiati da altri editori e, a riprova che le cose fatte bene sono spesso emulate, lo leggo come un segno positivo.
Il mondo del cibo e del vino cresce. Non è un fatto solamente di numeri ma un fatto sociale, un fermento palpabile: crescendo la comunicazione e la conoscenza del mondo Food & Wine da parte del pubblico, è cresciuta anche maggiormente l’attenzione della ristorazione a fare meglio, a rendersi completamente artefice ed ambasciatrice di cultura, una forma di risorgimento che potrei riassumere in una frase: guardare avanti, facendo un passo indietro. L’anno scorso nel mio editoriale avevo parlato di quanto stavamo perdendo il senso delle parole e soprattutto della parola ristorare, mi sembra che qualcuno mi abbia ascoltato (me lo dicono ancora in tanti), bene e allora questo sarà il nuovo incipt del 2016, avanti per scoprire nuovi gusti, indietro per essere più vicini alla terra, più consapevoli e più rivolti alla sostenibilità ed alla ricerca delle microidentità gastronomiche.
Che vada meglio quest’anno lo si vede dalla media delle nostre valutazioni in tutti i locali recensiti, è un buon dato, la qualità cresce e cresce tanto anche nel mondo del vino, alla continua ricerca di un prodotto di cui ci si possa innamorare. A tal proposito ci tengo in particolar modo ad evidenziare quanto sia stato inopportuno e inutile il grande fragore fatto qualche mese fà attorno ad alcune aziende del panorama enologico del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Molte di quelle realtà le ritroverete segnalate nella nostra guida, io personalmente mi schiero dalla loro parte, sono tutte aziende che fanno bene il vino e, dello stesso, sono anche i primi consumatori, e già solo questo ci deve far riflettere e continuare a credere in loro. Forse dovrebbero essere le regole a cambiare, soprattutto quando siamo in presenza di sistemi e vinificazioni migliorative come nella maggior parte dei casi è avvenuto.
Resta comunque il fatto che siamo completamente avvolti dalla burocrazia che in questo settore fa più male che bene, perlomeno così pensata.
Ancora una considerazione sui territori, sul vino, sugli Awards. Quest’anno nell’areale austriaco non troverete selezioni di vini austriaci (molto interessanti peraltro). Purtroppo l’Austria sembra molto orientata a consumare solo internamente il proprio prodotto vinicolo ed è quindi un peccato che non ci siano arrivati i campioni da noi richiesti e da loro promessi, ma speriamo che negli anni a venire migliori la nostra intercomunicatività, visto che Guida Magnar Ben cambierà nome, ma non preoccupatevi, non cambieranno i suoi contenuti. Questa sarà quindi l’ultima edizione storica titolata MAGNAR BEN che, dal 2017, cambierà nome. Infine, quest’anno tra gli Awards Internazionali Best of Alpe Adria 2016, nel settore dei ristoranti, oltre ai premi dell’anno alle migliori cucine abbiamo voluto evidenziare i prodotti basici della tavola, quelli che dovremmo sempre trovare ben selezionati nelle tavole di ogni ristorante (ma anche nelle nostre cucine di casa): il cestino del pane, l’olio extra vergine d’oliva, l’aceto ed il sale. Un buon pranzo e una buona cena partono sempre dalla cura con la quale si scelgono ed introducono questi prodotti, che vanno valorizzati, promossi e incentivati.
Naturalmente il mio grazie va a tutta la redazione, all’accreditatissimo team giornalistico, alle aziende che ci sostengono, a tutti i ristoratori, vignaioli e produttori che fanno grande e unica questa meravigliosa macroregione. Un caro ringraziamento a voi lettori che da anni ci seguite sempre con tanta golosa curiosità.
Buon anno.
Maurizio Potocnik
Presidente Associazione Culturale Club Magnar Ben